La mia vita. 

Caduto nel mondo come voi, senza memoria cosciente della mia origine, intuisco la grandezza del dono che posseggo: la mia vita.
Tentato di compiacere tutte le aspettative che pressanti ogni momento vorrebbero condurmi, trovo il coraggio di reagire, senza ribellione.
Mi muovo come uno straniero tra la folla, dileguandomi tra molti inconsapevoli compagni di viaggio, per portare nel silenzio del mio cuore ciò che realmente sono.
Non ho regole definitive, e mi muovo alla ricerca dell'energia vitale dell'universo, quella che sola mi può indicare la via.
Abbandono la zavorra pesante delle mie aspettative personali, ed accetto di perdonare tutti, sapendo che l'odio ucciderà prima di tutti me stesso.
Libero e creativo, non mi preoccupo di dover convincere nessuno se non me stesso, perchè sono io il principale ostacolo alla mia realizzazione.
Interessato al compimento della mia unica vita, mi ritrovo sensibile e fragile ad osservare la bellezza di un bambino che corre e che gioca.
Non ho altro scopo che proteggere la sua unica vita, consapevole della bellezza dell'esistere.
E nel proteggere la sua, senza rendermene conto, affermo con profonda coerenza l'importanza del mio esistere qui, ora, su questa terra....

Con affetto, Enrico.

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