Incontro del 15.01.04, ore 19,30

Chiesa di S. Paolo - Cagliari

 

"… ed è per questo che la meditazione frantuma l’ego… se

perseveriamo abbastanza a lungo nel suo cammino."

(da "Luce interiore" di Laurence Freeman, pag. 94)

 

Fin dalla nascita veniamo condotti dal nostro io attraverso l’esperienza della vita, nella quale abbiamo necessità di sopravvivenza ai diversi livelli. Il nostro io è continuamente attirato sia dal proprio "ego" che dalla propria "natura essenziale". Lo scopo della nostra vita spirituale è di integrare il proprio io con la propria natura essenziale, la parte più profonda di noi stessi, ma per fare questo abbiamo la necessità di trovare una via per allontanarci dall’ego.

La nostra natura essenziale in contatto con l’immensità dell’assoluto ci attira a sé in alternativa alla spinta dell’ego, che invece continuamente ci attira verso l’oggetto di cui ha il desiderio. La nostra natura essenziale desidera l’unione profonda con l’altro, in quanto sia io che l’altro siamo parte dell’immensità di un tutto di cui abbiamo nostalgia.

L’ego ha bisogno continuamente di un oggetto, che ci distrae dalla nostra immensità, percepibile invece solo in modo soggettivo, con il contatto profondo con se stessi. Esempi di oggetto sono tutto ciò che attrae la nostra attenzione: un pensiero, un’emozione, un’azione. Rischiamo di occupare tutto il tempo della nostra vita indaffarati a fare, pensare, provare sensazioni.

Non potendo fare a meno di un oggetto, l’unica via è dare al nostro ego un oggetto che lo attiri senza nutrirlo. Il mantra è un oggetto continuo che è talmente povero da far dimagrire lentamente il nostro ego mentre esso ne rimane attratto.

E’ l’io che decide la direzione del cammino. L’io ha bisogno quindi di essere illuminato dalla luce della verità per potere procedere nella direzione giusta, la "via". La verità ci dà vita e ci rende liberi. L’attaccamento all’oggetto sbagliato ci trascina verso il buio delle tenebre ed il pianto, e lì non è possibile capire autonomamente la direzione da percorrere. Dipendiamo da tutto e da tutti.

La meditazione, ponendoci in una condizione di estrema povertà sensoriale, comportamentale, mentale, consente alla nostra vera natura di emergere dal profondo di noi stessi, affinché l’io possa riconoscerla e lentamente integrarsi ad essa.

E

Prossimo incontro di meditazione nella chiesa di S.Paolo il 5 febbraio ore 19,30.

Meditazione ogni Sabato ore 19,30 al "Centro Poiesis" in Via Del Canneto 34, Cagliari-Pirri