Eccomi. 

Straniero tra la folla, riprendo il cammino con una luce nuova.
I vissuti di tristezza emersi si sono sciolti come neve al sole.
Lontano, dietro le mie spalle, lascio morire i ricordi degli inutili capricci dell'infanzia, tenendo solo il ricordo "buono" di quel periodo.
Nell'infanzia, anche quando soffriamo, prevale un senso profondo di serenità. E' la grazia della innocenza, la gioia della speranza che ci spinge ad esplorare il mondo. Non c'è nulla che possa attrarre di più il nostro essere.
Straniero tra la folla, ho nutrito la mia anima delle antiche emozioni, provate quando tutto era più semplice.
Mio padre, mia madre, i miei fratelli, la casa, i giochi, gli amici, il mondo che mi accoglie e che mi chiede di essere conosciuto, il suono registrato della campana...
Tutto mi avvolge con amore. E mi chiede di andare avanti.
Eccomi, io ci sono.
Staniero tra la folla, sono fiero di me stesso. Si, sono fiero, perchè sono riuscito ad andare avanti. Ho risposto SI alla richesta del mondo.
Anche tu, straniero tra al folla, hai detto si alla vita? Dove sei?
Con affetto, Enrico.

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